Senso di meraviglia, desiderio di abbandono nei confronti del mondo reale. Chi resisterebbe alla tentazione di poter tornare bambino per poter giocare tutto il giorno al ben di Dio che sta passando in rassegna all’E3 di Los Angeles? Anteprime da urlo, come Fallout 4 e The Last Guardian stanno catalizzando l’attenzione di milioni di gamer in tutto il mondo.
C’è insomma chi si diverte. Poi c’è chi vorrebbe divertirsi ma francamente non c’ha ancora capito granchè. Un approccio meno poetico, disincantato, per capire cosa sta succedendo in ambito tecnologico per quanto riguarda le tecnologie legate alla realtà virtuale.
Sarebbe stata una rivoluzione. del resto ce l’avevano promesso in pompa magna, a suon di titoloni. Attrezzi diabolici come Oculus Rift hanno fatto la propria comparsa sulla scena. Non stiamo a nominarli tutti. Ciascuno ha tirato fuori il suo.
Ma quante di queste tecnologie sono arrivate realmente sul mercato? La risposta è semplice. Nessuna.
Solo gli sviluppatori possono divertirsi? Vi pare giusto tutto ciò? Basta farsi un giro per i vari portali-social-blog di tecnologia, per notare come il senso di iniziale meraviglia generale sta lasciando il posto ad un’insofferenza sempre più diffusa. Commenti quali “Ok baby, how… but when?” sono all’ordine del giorno. La gente è forse un po’ stufa della realtà, vorrebbe evadere un po’ indossando finalmente un nuovo fiammante Oculus Rift per esplorare nuovi mondi.
L’acquisizione del progetto Oculus Rift da parte di Facebook ha probabilmente variato le strategie iniziali, tanto che la concorrenza ha avuto il tempo di recuperare con prepotenza terreno in termini di uscita sul mercato.
Sony sta portando avanti il suo Project Morpheus, sviluppato per dotare la PS4 di una tecnologia VR che potrebbe dare un ulteriore impulso agli ottimi risultati commerciali raggiunti dalla console giapponese.

Al E3 di Los Angeles, Sony ha presentato Project Morpheus: una soluzione VR che dovrebbe arrivare sul mercato nei primi mesi del 2016.
Questione che non lascia dormire sonni tranquilli in casa Microsoft. Oltre ad essersi assicurata il supporto di Oculus Rift per la piattaforma Xbox One, sempre dall’E3 arriva la notizia di un accordo di stretta collaborazione tra il colosso di Redmond e Valve, finalizzato allo sviluppo di SteamVR per Windows 10. A dir poco sorprendente, se si pensa che la stessa Valve aveva aspramente criticato Windows 8, al punto da voler creare una propria piattaforma su Linux per offrire un’esperienza di gioco migliore ai propri utenti.
Questo scenario non pare agitare troppo Mark Zuckerberg, che pur aveva illuso i propri fan con un promettente: “Oculus arriverà sul mercato prima di quel che si possa pensare“, ottimismo presto raggelato da una precisazione rilasciata dello stesso fondatore di Facebook: “Non è in previsione una produzione in grandi quantità entro il 2015, il quanto il progetto Oculus Rift è ancora in piena fase di sviluppo“.

La versione commerciale di Oculus Rift è stata ufficialmente presentata al pubblico, ma difficilmente arriverà sugli scaffali prima del primo trimestre del 2016
Che altro dire? In attesa che i big ones facciano i loro comodi, accontentiamoci di sperimentare e sviluppare applicazioni utilizzando i kit per sviluppatori, anche se la voglia di immergerci massivamente in una nuova realtà cresce febbrilmente man mano che si osservano le enormi potenzialità di questa tecnologia.