Il design è un campo d’azione privilegiato per le tecnologie 3D. La natura creativa di una disciplina che non conosce punti d’arrivo necessita costantemente di strumenti all’avanguardia, per la visualizzazione e la prototipazione dei prodotti. Non fa eccezione il design per la disabilità.
Come si pone oggi un designer nei confronti del 3D? Ne parliamo con Danilo Ragona, ormai molto più che un “semplice” designer. Non esagera chi lo definisce uno dei più apprezzati influencer italiani sul tema della disabilità. Una reputazione che Danilo ha saputo costruire giorno dopo giorno, come imprenditore, come attore impegnato in prima persona nel dare fiducia e nuove prospettive a chi ha problemi di mobilità. La stessa missione che ha portato Danilo a creare Able to Enjoy, un brand interamente dedicato ad un nuovo concept di design per la disabilità.

Il logo di Able to Enjoy, l’azienda di Danilo Ragona che produce Fixed, la innovativa carrozzina personalizzabile online (credits Able to Enjoy)
A che punto è oggi il design per la disabilità? Quali sono gli scenari oggi, quali sono le prospettive più concrete per il mercato della carrozzina?
(D.R.) – Rispetto ad altri ambiti, c’è un atteggiamento di base molto conservativo. Nell’ambiente medicale si riscontra una bassa attitudine alla condivisione, che rende il mercato molto statico e chiuso ai cambiamenti, all’innovazione.
Un atteggiamento di chiusura dovuto a logiche di monopolio da parte degli attori coinvolti?
(D.R.) – Si tratta di un problema anche culturale, di un mercato storicamente poco incline a muoversi al di fuori di schemi in qualche modo blindati. Di per sè l’aspetto più penalizzante, nel caso del mercato della carrozzina credo sia il fatto che ci sia poca ricerca. In concreto, si è fermi al punto cui si era arrivati almeno dieci anni fa. Con Able to Enjoy stiamo cercando di creare un’apertura in questo senso.

Able to Enjoy propone un’immagine della carrozzina molto differente rispetto al consolidato panorama medicale (credits Danilo Ragona)

Le carrozzine Fixed protagoniste alla Fashion Design Week di Milano (credits Able to Enjoy)
Da anni sei fautore di una linea di principio votata a superare la visione della carrozzina quale attrezzo medicale, promuovendone l’immagine di prodotto da indossare, oltre che da usare. Come sei riuscito a proporre il tuo design?
(D.R.) – Soprattutto traendo ispirazione da altri settori legati alla mobilità, soprattutto quello delle auto e delle moto. La loro influenza contamina a livello percettivo un ampio range di prodotti e soluzioni. Oltre all’ispirazione, è fondamentale capire quali accorgimenti possono tornare utili anche in tema costruttivo. Quali materiali, quali tecnologie possono essere adattate ad un progetto di carrozzina. Stiamo pur parlando di design con approccio produttivo. E’ fondamentale che i progetti siano sostenibili da tutti i punti di vista.
Mantenendo la filosofia del design che ispira il prodotto, cosa introduce di nuovo Fixed rispetto ai precedenti progetti di Able to Enjoy?
(D.R.) – L’aspetto più rilevante è dato dall’utilizzo di accessori standard, che si possono comunemente ritrovare su larga scala nel mercato della bicicletta. Componenti e ricambi di questo genere hanno un costo di gran lunga inferiore rispetto alle soluzioni previste in ambito medicale. Questo consente di ottenere un prodotto con performance elevate, ma a costi decisamente inferiori, sia per l’acquisto, che per le successive fasi di manutenzione. A livello ergonomico, Fixed è una carrozzina assolutamente standard. La sua configurabilità rispetta assolutamente tutti gli standard e i requisiti richiesti a livello normativo.

Due moodboard di Fixed. Danilo Ragona propone un design innovativo nell’approccio, prima ancora che nelle soluzioni (credits Able to Enjoy)

Fixed eredita sia l’ispirazione che gli accessori delle bici cui si riferisce. La possibilità di configurare agevolmente la carrozzina consente oltretutto di adattarla a più situazioni di utilizzo, ad esempio, sostituendo le ruote, per affrontare anche i terreni più impervii (credits Able to Enjoy)
Per creare Fixed hai collaborato con Modena Interiors, Danisi Engineering e Protocube Reply. Ritieni che l’apporto multidisciplinare sia in grado di portare realmente un progetto ad un livello superiore?
(D.R.) – Tecnicamente il loro ruolo è stato assolutamente decisivo. Sono aziende leader nei rispettivi ambiti. Pertanto, mi preme sottolineare innanzitutto un altro aspetto, relativo al ruolo di partner che Modena Interiors, Danisi Engineering e Protocube Reply hanno sostenuto in modo diretto. Senza il loro contributo, Fixed non sarebbe stata possibile. Analizzando l’iniziativa dal punto di vista imprenditoriale, devo purtroppo confermare che riuscire a finanziare progetti di questo genere in Italia è tutt’altro che semplice. Il ruolo delle partnership, soprattutto nei progetti legati all’innovazione, è assolutamente decisivo. Durante la mia attività ho avuto la fortuna di trovare sempre quei partner che hanno creduto nei progetti e nelle iniziative che cerco puntualmente di proporre.
I tuoi partner sono aziende che utilizzano strumenti 3D per soddisfare un ampio range di esigenze, che vanno dalla progettazione, agli esecutivi per la produzioni, fino alla vendita stessa del prodotto. Come designer, cosa hai tratto da questa esperienza?
(D.R.) – Il 3D offre delle possibilità immense, sia dal punto di vista creativo, sia nella comunicazione del progetto.
Quali sono i principali vantaggi che il 3D oggi è in grado di offrire ad un designer?
(D.R.) – Velocità nel generare nuovi concept, grazie al Rendering, che consente un feedback immediato del progetto ed evita oltretutto tutta la fase di shooting fotografico sul prodotto. Potendo fare una prevalutazione accurata del progetto, si riduce molto il time to market ed i costi sono sensibilimente inferiori anche per il fatto di avere meno necessità di prototipazione per valutare stilisticamente il prodotto. Il realismo che oggi il 3D è in grado di garantire offre una libertà pressoché totale al designer nel dare forma alle proprie idee.
Il nuovo sito www.abletoenjoy.com integra un Configuratore 3D Real Time particolarmente innovativo, che consente di personalizzare la Fixed sia gli aspetti estetici che in quelli funzionali. Come è nata questa soluzione?
(D.R.) – Uno strumento simile offre un feedback diretto, immediato e realistico della carrozzina. Puoi fare tutte le scelte che vuoi ed hai immediatamente il rendering realistico da tutti i punti di vista. Ad oggi credo che non ci siano soluzioni più avanzate per comunicare il prodotto. Con Protocube Reply non ci siamo focalizzati solo nella prospettiva dell’utente finale, abbiamo ragionato lungo più direzioni. Il configuratore non è utile soltanto al potenziale cliente, impegnato a personalizzare la propria Fixed sul sito, ma anche a me come progettista, per valutare nuove finiture, nuovi accessori, perfezionare quelli già esistenti. Così come agli altri partner coinvolti. E’ uno strumento universale, in grado di integrarsi direttamente con molte tecnologie e garantire l’interazione con tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di sviluppo del prodotto.
Si parla sempre dei pro, quasi mai dei contro del 3D. Una scelta per certi versi comprensibile, ma dovessimo valutare il rovescio della medaglia, su cosa potremmo soffermarci?
(D.R.) – A livello di potenzialità dello strumento non saprei davvero individuare dei contro all’utilizzo delle tecnologie 3D. Credo che oggettivamente non ce ne siano. Il limite è nelle barriere culturali, quelle cui accennavo in precedenza, soprattutto per quanto concerne il settore medicale. Si tratta di soluzioni “troppo nuove” per un settore così distante da un certo tipo di comunicazione. Superati questi scogli, credo che le tecnologie 3D si imporranno come uno standard naturale in tutti gli ambiti del design e della produzione, perché i vantaggi sono enormi. E’ soltanto questione di tempo.
Cosa bolle nella pentola creativa di Able to Enjoy? Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
(D.R.) – Sto portando avanti un progetto di carrozzina multifunzionale, che nasce per bambini ma può facilmente adattarsi all’utilizzo sportivo. Inoltre stiamo sviluppando una serie di accessori sempre legati alla mobilità. Mi piacerebbe inoltre esplorare anche la possibilità di individuare delle soluzioni per commercializzare online i prodotti legati alla disabilità attraverso dei canali dedicati, che non siano soltanto legati ai miei marchi, ma possano facilitare l’accesso a più soluzioni. Un sorta di portale e-commerce. Spero di poter rivelare al più presto delle notizie concrete in merito a questo progetto.

La creatività e l’entusiamo di Danilo, alle prese con i suoi prossimi progetti (credits Danilo Ragona)